Terapia intensiva
In meno di 60 secondi, l’InBody Test fornisce misurazioni di facile comprensione, accurate e obiettive per valutare la salute del paziente al momento del ricovero in terapia intensiva e per monitorare i progressi durante la degenza ospedaliera.
InBody consigliati per questa branca della medicina
Utilizza InBody per:
Identificare gli squilibri di liquidi correlati a condizioni mediche, traumi o insufficienza d’organo
Tenere traccia del sovraccarico e della gestione dei fluidi
Monitorare le variabili della composizione corporea relative a perdita muscolare e cachessia
Valutare il rischio di malnutrizione
Analisi dell’Edema Index
Trova misure di acqua corporea oggettive per promuovere risultati migliori nei pazienti
Molti pazienti ricoverati in Terapia Intensiva (TI) arrivano iperidratati, il che è deleterio per la loro prognosi. Tuttavia, gli attuali metodi clinici di valutazione del volume dei fluidi sono indiretti e non possono quantificare con precisione l’acqua corporea.InBody fornisce misurazioni oggettive dell’acqua corporea, consentendo ai professionisti della TI di valutare in modo appropriato lo stato dei fluidi.La gestione dell’equilibrio idrico è una delle principali priorità nelle unità di TI. Mentre lo squilibrio di fluidi può essere il risultato di traumi, insufficienza d’organo, sepsi o altre gravi lesioni, tutte le cause di sovraccarico di fluidi portano a scarsi risultati per il paziente, tra cui recupero ritardato, aumento della durata della degenza e tassi più elevati di morbilità e mortalità.Gli attuali metodi di valutazione dei fluidi in terapia intensiva come la pressione arteriosa, l’edema pitting e le misurazioni del peso corporeo sono indiretti e soggettivi, rendendoli difficili da interpretare per un processo decisionale clinico semplificato. Pertanto, è necessario uno strumento efficace per la misurazione non invasiva della distribuzione dell’acqua corporea per quantificare l’entità dell’edema nei pazienti in TI.InBody distingue efficacemente l’acqua nei compartimenti intracellulare (AIC; all’interno dei tessuti) ed extracellulare (AEC; all’interno del sangue e dei fluidi interstiziali) che vanno a costituire l’acqua corporea totale (ACT). L’Edema Index, basato sul rapporto tra AEC e ACT (AEC/ACT), consente ai professionisti della terapia intensiva di misurare e monitorare oggettivamente l’accumulo di liquidi correlato alla malattia nei loro pazienti e identificare gli squilibri derivanti dall’edema. Poiché il sovraccarico di fluidi può portare a complicanze respiratorie, insufficienza cardiaca e altre condizioni potenzialmente letali, la valutazione precoce dello stato dei fluidi è fondamentale per il successo del trattamento. La quantificazione e la valutazione rapide e precise dell’acqua corporea possono aiutare a guidare i piani di trattamento per risolvere il sovraccarico di liquidi. Pertanto, la misurazione dell’AEC/ACT di tutto il corpo e in special modo di quella segmentale consente agli operatori sanitari di valutare meglio le condizioni dei pazienti e l’attuale stato dei fluidi, portando a un processo decisionale clinico più efficiente e a una più efficace gestione dei soggetti per migliorarne la prognosi.
Analisi segmentale del rapporto AEC
Analizzare l‘equilibrio dei fluidi per monitorare l’intervento e migliorare il trattamento
I professionisti della Terapia Intensiva hanno talvolta difficoltà a gestire il sovraccarico di liquidi dei pazienti, potendo contare solo sul bilancio idrico complessivo che non tiene conto di variabili non direttamente controllabili, come la sudorazione o lo spostamento dei fluidi fra il comparto intra ed extracellulare.InBody può fornire un contributo rilevante, fornendo misure oggettive per quantificare le variazioni dello stato dei fluidi e guidare le strategie di trattamento per migliorare la gestione dei pazienti.Una gestione efficace dello stato dei fluidi è fondamentale per il successo del paziente in TI.Tuttavia, questo è spesso difficile in quanto i medici devono costantemente bilanciare gli effetti della somministrazione di grandi quantità di fluidi e la loro rimozione. Monitorando i cambiamenti dei fluidi in ogni compartimento attraverso il rapporto AEC/ACT, i professionisti della terapia intensiva saranno in grado di valutare l’efficacia di diverse strategie di trattamento e apportare le modifiche appropriate per migliorare la gestione dei fluidi. Ad esempio, la misurazione dello stato dei fluidi dopo l’uso iniziale di diuretici fornisce un feedback diretto ai professionisti di TI, consentendo loro di valutare meglio l’efficacia della terapia o di determinare se sono necessari metodi alternativi, come la terapia renale sostitutiva continua (CRRT). Tracciando le misure oggettive dell’acqua corporea durante il trattamento, i medici aumenteranno il successo nel raggiungere un equilibrio ottimale dei fluidi in ciascun paziente, aumentando la sopravvivenza dei loro pazienti.Una gestione efficace dello stato dei fluidi elimina molte complicazioni associate a uno scarso equilibrio dei liquidi corporei. I pazienti iperidratati trascorrono più tempo in ventilazione e hanno tassi di mortalità più elevati rispetto ai soggetti euvolemici. Dotati di dati completi sull’acqua corporea e sull’equilibrio dei fluidi, i professionisti della TI saranno in grado di personalizzare le terapie farmacologiche e altri piani di trattamento per gestire l’edema nei loro pazienti, ridurre la durata della degenza in terapia intensiva e ridurre il rischio di mortalità.
Analisi segmentale della massa magra e analisi muscolo-grasso
Ottieni un’analisi approfondita della composizione corporea per migliorare il recupero e la prognosi
I pazienti che sono in terapia intensiva subiscono una significativa perdita muscolare, che porta a una ridotta funzionalità fisica e scarsi risultati a lungo termine dopo la dimissione.InBody consente test frequenti e affidabili per monitorare i cambiamenti nella composizione corporea, compreso l’equilibrio muscolare e grasso, per guidare i programmi di cura del paziente mirati alla conservazione della massa magra e della mobilità.Perdite significative di massa magra possono verificarsi entro due giorni dal riposo a letto in terapia intensiva. Oltre al prolungato riposo a letto, i processi infiammatori e i trattamenti come la sedazione contribuiscono ulteriormente al catabolismo muscolare e osseo. Ciò influisce sulla capacità funzionale, che può ritardare il pieno recupero e avere effetti a lungo termine sulla salute cognitiva e sulla sopravvivenza. Il mantenimento della massa magra è stato collegato a un miglioramento del recupero e della prognosi per i pazienti in terapia intensiva, quindi una corretta alimentazione e una mobilizzazione precoce sono strategie necessarie per prevenire l’esaurimento muscolare.L’analisi della massa magra segmentale (SLA) di InBody consente ai clinici della terapia intensiva di monitorare la massa magra e i valori AEC/ACT in ogni segmento del corpo, fornendo un’analisi approfondita della composizione corporea, chiarendo dove la muscolatura può essere carente, in calo o richiedere miglioramento. Oltre alla distribuzione segmentale, il monitoraggio della massa magra, di quella grassa e dei valori di acqua corporea aiuta a guidare i trattamenti e fornisce una migliore comprensione della perdita di peso involontaria. Questo serve come misura più diretta per distinguere in modo efficace le fluttuazioni di peso derivanti da cambiamenti nell’equilibrio fluido o muscolo-grasso.
Angolo di fase
Diagnosticare la malnutrizione per una migliore prognosi dei pazienti
La malnutrizione è spesso sottodiagnosticata in terapia intensiva con valutazioni soggettive e metodi convenzionali di tracciamento delle variazioni del peso corporeo.InBody fornisce un’analisi dettagliata della composizione corporea, insieme all’angolo di fase, che si è dimostrato uno strumento utile nella diagnosi della malnutrizione per il monitoraggio dello stato nutrizionale in Terapia Intensiva.La malnutrizione è comune nelle unità di TI e può contribuire a un recupero ritardato e a scarsi risultati clinici, tra cui una maggiore durata della degenza, una sopravvivenza inferiore e costi più elevati. L’identificazione e l’intervento precoci sono fondamentali per migliorare i risultati dei pazienti e prevenire la riammissione o la mortalità dopo la dimissione. Sebbene ai pazienti in condizioni critiche vengano fornite varie forme di terapia nutrizionale, l’assorbimento dei nutrienti dipende spesso dalle condizioni del paziente. Senza un corretto assorbimento, lo stato nutrizionale peggiora e il trattamento della malnutrizione attraverso il monitoraggio dell’angolo di fase è una strategia importante per migliorare i risultati clinici.L’angolo di fase è una misura della resistività cellulare e riflette l’integrità della membrana cellulare e la salute cellulare complessiva. Come marker sensibile di malnutrizione, l’angolo di fase può essere utilizzato per rilevare cambiamenti subclinici nello stato nutrizionale correlati a cambiamenti nella composizione corporea causati dal catabolismo muscolare o dal sovraccarico di liquidi. Numerosi studi clinici hanno infatti stabilito una forte correlazione positiva tra l’angolo di fase e strumenti di screening nutrizionale, come la valutazione globale soggettiva, nonché vari marcatori di rischio nutrizionale. Inoltre, la Società europea per la nutrizione parenterale ed enterale (ESPEN) ne riconosce il valore prognostico nei pazienti che richiedono una terapia nutrizionale: un angolo di fase inferiore alla norma è stato collegato a esiti peggiorati nei pazienti in TI, mentre un angolo di fase più elevato è associato a un aumento dei tassi di sopravvivenza. Monitorando l’angolo di fase di un paziente, i professionisti della TI possono valutare in modo non invasivo lo stato nutrizionale.